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Lo Svarione degli Anelli è un progetto creato da un gruppo di simpatici ragazzi che, come facilmente intuibile, si occupa di creare una parodia comica de Il Signore degli Anelli. Esattamente come l’epopea di Peter Jackson, anche questo lavoro parodistico è diviso in tre parti: La Compagnia del Verginello, I Due Porri e Il Ritorno del Padrino. A distanza di anni dall’ultimo capitolo della trilogia, lo scorso 19 dicembre 2020 i ragazzi dello Svarione sono tornati con un nuovo, esilarante progetto. Si tratta di Lo Rollit: Un Trip Inaspettato, parodia del primo capitolo della Trilogia de Lo Hobbit. Il 20 aprile 2023 esce il secondo capitolo della trilogia Lo Rollit II: The Forestazione of Prezzemolo con nuovi personaggi, nuove voci e nuovi accenti!
Se avete voglia di farvi qualche sana risata tornando in una versione stupefacente della Terra di Mezzo, non dovete far altro che cliccare su questi due link: Lo Svarione degli anelli e Lo Rollit!
Trama La trama della prima trilogia, ricalcando in parte quella del film originale, risulta originale e ben intrecciata, e i personaggi assumono già pienamente i propri aspetti caratteristici, tra cui possiamo ricordare Godo (ovvero Frodo), protagonista della saga, insieme al suo compagno Semghei, Ganjalf il pusher e Arabong detto Granfatto. Le stesse battute più classiche de Lo Svarione sono radicate nella Compagnia: immenso è il numero di coloro che ricorderanno la scena della magliettina di Prada o quella di terrazzo, sgabello, formaggio.
Il leitmotif che, come sarà di facile comprensione, sempre più magistralmente porta avanti l’intera trilogia, ruota interamente attorno alla cannabis; mai per un secondo ripetitivo o monotono, anzi d’un umorismo sempre nuovo e coinvolgente.
Un anno dopo, nel 2007, viene rilasciato I due Porri, secondo capitolo della saga. Si tratta di un’opera di transizione, da una produzione amatoriale a un lavoro cosciente del suo seguito. La trama continua senza scossoni insieme ai protagonisti del primo capitolo, affiancati questa volta da altri personaggi fra cui Rolloden il romanista, Lottodred, suo figlio esiliato perché laziale, e la principessina figlia di Rolloden, autoconvintasi di essere la principessa Leila di Star Wars. Forse talora sottovalutato rispetto agli altri capitoli I due Porri presenta in realtà aspetti particolarmente raffinati, frutto dell’esperienza del Verginello, fra cui, ad esempio, l’antifurto al cavallo di Ganjalf e la celebre scena finale che vede Godo e Semghei discutere sopra la dichiarata omosessualità di quest’ultimo, realizzando un collegamento con l’ultimo capitolo.
Devono passare altri tre anni per vedere ultimato il primo volume del terzo capitolo, e finalmente nel 2012 l’opera può dirsi terminata, con il suo ultimo atto. Il ritorno del Padrino, questo il titolo del terzo capitolo, è un lavoro maturo, saggio e ponderato. Gli stessi elementi presenti nei precedenti due film vengono riadattati con una perizia senza precedenti, coronando il sogno di migliaia di sostenitori.
Prologo Molto tempo fa furono forgiati diciannove grandi anelli, ciascuno dei quali racchiudeva il segreto per godersi il fuorismo. Ma Svarion, oscuro Signore di Merdor, forgiò un Anello Sovrano imprigionando in esso il fuorismo stesso, rendendo così vana l’esistenza degli altri anelli. Lo forgiò nelle viscere del monte Fatto e su di esso pronunciò l’incantesimo dell’Anello: “un anello per fregarli tutti”. Adesso il futuro del fuorismo dipende dal destino dell’Anello Sovrano, che il Fato ha deposto nelle mani di un giovane hobbit di nome Godo che, ereditato l’anello, entra nella leggenda.
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