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Le Tre Preghiere erano delle antiche cerimonie religiose che venivano officiate dai Dúnedain di Númenor in onore di Eru e dei Valar. Per secoli queste cerimonie vennero osservate a Númenor, tuttavia quando gli Uomini del Re presero il sopravvento i Re di Númenor che appartenevano a questa corrente proibirono le preghiere a Eru e l'ascesa del Meneltarma; così facendo si attirarono l'ira di Ilúvatar e quando, su consiglio di Sauron, i Numenoreani eressero santuari a Melkor, sostituendolo a Eru, quest'ultimo furioso distrusse Númenor.
Descrizione Le principali preghiere, che andavano ad unirsi alla devozione individuale, erano tre:
Erukyermë: L'Orazione a Eru, che veniva celebrata all'inizio della Primavera quando tutte le cose tornavano alla vita Erulaitalë: La Lode a Eru, che veniva celebrata durante la festa di mezza estate Eruhantalë: Ringraziamento a Eru, che veniva celebrata in autunno
La cerimonia era molto semplice: nelle occasioni stabilite i Re di Númenor, in abiti semplici, guidavano delle schiere di Dúnedain vestite di bianco e ascendevano alla cima del Meneltarma cantando inni a Eru e ai Valar. Una volta giunti sul grande spiazzo sulla cima della montagna i Dúnedain si fermavano, mentre i Re o le Regine Regnanti si facevano avanti sull'altare di Eru portando delle offerte. Qui, dopo una preghiera di ringraziamento, si rivolgevano ai loro sudditi e, dopo un breve discorso nel quale esortavano i Dúnedain a ringraziare Eru per i doni concessi, davano inizio al lungo momento del "Silenzio di Preghiera", dove ogni fedele si rivolgeva personalmente ad Eru. Il momento di silenzio si concludeva quando il Re intonava un inno a Ilúvatar e in quel momento tre Grandi Aquile di Manwë sorvolavano la cerimonia, e i Dúnedain ne erano lieti in quanto era un segno dell'approvazione dell'Antico Re.
Storia Il primo a recarsi sul Meneltarma fu Elros Tar-Minyatur, primo Re di Númenor, e il suo esempio fu seguito dai suo discendenti. Erano momenti importantissimi per Númenor e i Dúnedain i quali per parteciparvi interrompevano ogni loro attività. Non si conosce esattamente l'origine di questi riti, ma è probabile che gli Elfi di Valinor, che di sovente giungevano in visita a Númenor da Tol Eresse, abbiano suggerito a Elros i riti costruendoli sulle tradizioni e le festività che anche loro osservavano in determinati periodi dell'anno a Valinor. Dopo il regno di Tar-Ancalimon tuttavia i Re della Casa di Elros cominciarono ad essere corrotti dalle dottrine degli Uomini del Re e sempre più spesso presero ad ignorare le festività, finché Ar-Gimilzôr, ventitreesimo Re di Númenor, non proibì espressamente l'ascesa al monte Meneltarma. Suo figlio Tar-Palantir cercò di porre rimedio agli errori dei predecessori, tornando ad osservare le cerimonie in onore di Eru, ma Manwë non mandava più le sue Aquile.
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