Piante della Terra di Mezzo

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    Aeglos
    L'aeglos, cresce sulle colline di Amon Rûdh nel Beleriand, viene descritta nel Narn i Chîn Húrin come una pianta con lunghi steli, con un profumo molto dolce. Christopher Tolkien ha precisato che l'aeglos è come una ginestra spinosa, ma più grande e con i fiori bianchi. Il nome è lo stesso della lancia di Gil-Galad, che in sindarin significa "punta di neve".

    Alberi di Valinor
    I due Alberi di Valinor sono Telperion e Laurelin, rispettivamente l'Albero d'Argento e l'Albero d'Oro che illuminavano Valinor durante gli Anni degli Alberi.

    La prima sorgente di luce per Arda furono due enormi Lampade, Illuin, la lampada argentea, posta a nord e Ormal, la lampada dorata, posta a sud. Queste furono abbattute e distrutte da Melkor, e la devastazione che seguì il loro annientamento distrusse per sempre l'originale simmetria di Arda.

    Dopo che i Valar giunsero alla terra di Valinor, eleggendola a loro dimora, Yavanna cantò, e il suo canto fece sorgere i Due Alberi, Telperion (argenteo) e Laurelin (aureo). Telperion (detto anche Silpion e Ninquelótë) era considerato maschio, e di età maggiore, in quanto giunse per primo nel pieno del suo sviluppo; mentre Laurelin (detta anche Malinalda e Culúrien) femmina e di età minore. Gli Alberi crebbero sulla collina di Ezellohar fuori da Valmar, alla presenza di tutti i Valar, mentre Nienna li bagnava con le sue lacrime. I Due Alberi sono da considerarsi la massima opera di Yavanna.

    Ciascuno dei due era una sorgente di luce: Telperion emanava luce argentea ed aveva foglie scure (argentee su un lato), mentre Laurelin emanava una luce dorata, ed aveva foglie pallide, screziate d'oro; la rugiada che i due Alberi stillavano veniva raccolta da Varda come fonte di luce ed acqua.

    La luminescenza di ciascun albero si alternava a quella dell'altro: in sette ore ogni albero raggiungeva il massimo splendore per poi diminuire, e un'ora prima che lo splendore di un albero cessasse, l'altro iniziava a emanare luce. Telperion cessava di splendere alla sesta ora, e Laurelin alla dodicesima. Un "giorno" scandito dalla luce degli Alberi durava quindi dodici ore. C'era quindi due volte al giorno un'ora, contemporaneamente di "alba" e di "tramonto", in cui le luci di entrambi gli alberi erano tenui e si fondevano armoniosamente insieme.

    Roso dall'invidia, Melkor si alleò con il ragno gigante Ungoliant (progenitrice di tutta la razza dei ragni giganti, inclusa Shelob) per annientare i due Alberi. Circondato da una nube di tenebra talmente assoluta da non essere assenza di luce quanto negazione della luce stessa, Melkor colpì i due Alberi e l'insaziabile Ungoliant ne divorò la linfa e la luce, fino a lasciarli avvelenati e privi di vita.

    Era impossibile per Yavanna creare altri Due Alberi. Per rimediare al disastro lei col suo canto e Nienna con le sue lacrime cercarono di resuscitare quelli che Melkor aveva distrutto, ma i loro sforzi riuscirono solo a riportare in vita l'ultimo fiore di Telperion e l'ultimo frutto di Laurelin, dopo di che i due alberi si spensero per sempre; Benché disseccati e privi di vita, gli alberi non furono abbattuti, e le loro spoglie rimasero così sulla collina di Ezellohar come memoria della felicità che è andata perduta.

    Il fiore di Telperion venne affidato al Maia Tilion, e divenne Isil - la Luna - mentre il frutto di Laurelin venne consegnato alla Maia Arien e divenne il Sole. Questo è il motivo per cui nel Signore degli Anelli "Sole" è considerato di genere femminile, mentre "Luna" è maschile (da notare che tale genere si riscontra anche nella mitologia nordica con gli dei Sól e Máni).

    La luce originaria degli Alberi non venne tuttavia persa per sempre: essa risiedeva ancora nei Silmaril forgiati da Fëanor.

    Versioni precedenti
    Nei Racconti ritrovati c'è una prima versione dei Due Alberi. L'unica differenza, oltre al nome di Telperion, è riguardo al loro nutrimento. Infatti in questa prima stesura del racconto quando la luce di uno dei due alberi cominciava ad affievolirsi bisognava irrorare le radici degli alberi con l'acqua contenuta nei calderoni Kulullin e Silindrin, che contenevano la luce delle ormai distrutte Lampade, e a loro volta i due recipienti venivano ricolmati con la linfa lucente che proveniva dagli alberi. Un'altra differenza riguarda anche la creazione che, pur essendo sempre a opera di Yavanna, avviene in modo diverso. Infatti per piantare gli alberi vengono scavate due grandi fosse; nella fossa da dove poi sarebbe spuntato Laurelin vengono messe sette grandi pietre dorate e un frammento di una delle due Lampade, poi la fossa viene ricoperta di terra e bagnata con l'acqua di Kulullin; nell'altra fossa, vengono poste tre perle enormi trovate da Ossë nel mare e Varda vi pone una piccola stella; questa fossa viene infine bagnata con l'acqua di Silindrin.

    Discendenza di Telperion
    Quando gli Elfi giunsero a Valinor, si innamorarono subito di Telperion, e Yavanna creò per loro un secondo albero, simile, che fu piantato davanti alla città di Tirion. Questo albero, chiamato Galathilion, era identico a Telperion ad eccezione del fatto che non emanava luce propria. Uno dei semi dell'albero venne piantato sull'isola di Tol Eressëa, dal quale nacque l'albero chiamato Celeborn.

    Nella Seconda Era, un discendente di Celeborn, Nimloth, fu portato a Númenor e divenne l'Albero Bianco di Númenor. L'albero durò per quasi tutto il regno di Númenor, ma quando Sauron si impadronì dell'isola, convinse il re Ar-Pharazôn ad abbatterlo.

    Isildur riuscì a mettere in salvo un frutto di quell'albero, e da questo nacque l'Albero Bianco di Gondor.

    Invece Laurelin non ebbe discendenza: l'albero Laurinquë di Numenor era simile ma non derivava da esso, benché i Dunedain lo credessero.

    Genealogia
    Galathilion di Tirion sopra Túna
    Creato da Yavanna ad immagine di Telperion,
    l'Albero d'Argento di Valinor
    Celeborn di Tol Eressëa
    Nimloth il Bello di Númenor
    Primo Albero Bianco di Minas Ithil
    Piantato da Isildur, ? S.E. - 3429 S.E.
    Secondo Albero Bianco di Minas Anor
    Piantato da Isildur, 2 S.E. - 1626 T.E.
    Terzo Albero Bianco di Minas Tirith
    Piantato da Tarondor, 1640 T.E. - 2852 T.E.
    Quarto Albero Bianco di Minas Tirith
    Piantato da Aragorn, 3019 T.E. - ?

    Albero Bianco di Gondor
    L'Albero Bianco di Gondor è simbolo di Gondor. Si trovava nel Cortile della Fontana, a Minas Tirith. È l'albero che appare ritratto nel motivo sulla bandiera di Gondor.

    Primo Albero Bianco
    Il primo Albero Bianco di Gondor proveniva da un frutto che Isildur, con grande rischio, rubò all'albero Nimloth il Bello, l'Albero Bianco di Númenor, prima che questo venisse abbattuto da Ar-Pharazôn sotto l'influenza di Sauron. Isildur, per portare a termine l'impresa, fu ferito gravemente dalle guardie messe a sorvegliare l'Albero, ed era vicino alla morte quando il frutto compì un prodigio, guarendo il suo salvatore dalle ferite.

    L'alberello che nacque dopo che Isildur piantò il seme di Nimloth nella casa del nonno Amandil a Rómenna, fu trasportato sulla nave con la quale egli, il fratello Anárion e il padre Elendil fuggirono da Númenor prima della Caduta, e l'Albero Bianco fu ripiantato a Minas Ithil. Ma quando Sauron, tornato anch'egli nella Terra di Mezzo, conquistò la città, l'Albero Bianco venne distrutto. Questo accadde nell'anno 3429 della Seconda Era.

    Secondo Albero Bianco
    Quando Isildur fuggì alla presa di Minas Ithil, portò con sé un arboscello dell'Albero Bianco a Minas Anor, dove venne piantato, nella corte davanti alla Torre Bianca. Quest'albero morì nel 1636, durante la Grande Piaga.

    Terzo Albero Bianco
    Un terzo Albero fu piantato nel 1640 T.E. da Re Tarondor. Questo Albero Bianco durò fino all'anno 2872 T.E., alla morte del Sovrintendente Belecthor II . Questa volta non furono trovati o conservati rami o semi dell'Albero, poiché da quando la Linea dei Re si era spezzata, questi fioriva di rado, e non produceva più frutti. L'Albero, morto, fu comunque mantenuto nella sua posizione, nel Cortile davanti alla Torre, "fino a che il Re non sarebbe ritornato".

    Quarto Albero Bianco
    Quando Aragorn divenne Re, scoprì, con l'aiuto di Gandalf, un ramoscello dell'Albero Bianco sui pendii del Mindolluin, sopra la città, che fu piantato al posto di quello vecchio nel Cortile della Fontana. L'albero morto fu sepolto nelle Tombe dei Re, con tutti gli onori normalmente accordati ad un monarca caduto. Nel giugno del 3019 T.E., il nuovo Albero fiorì per la prima volta.

    Alfirin
    L'alfirin è un fiore e viene citato due volte da Tolkien: ne Il Signore degli Anelli, Legolas canterà così: «E dondolano candidi gigli e campanelli d'oro di mallos e alfirin» che cresceva nella terra di Lebennin a Gondor; mentre nella storia di Cirion ed Eorl si dice che sul tumulo di Elendil su Amon Anwar fiorirono "i bianchi fiori di alfirin". Christopher Tolkien sostiene che nel secondo caso il fiore dovrebbe essere associato con i simbelmynë (i ricordasempre), che sono di colore bianco e non muoiono mai; mentre la canzone di Legolas potrebbe far riferimento a un'altra pianta.

    Athelas
    Athelas (o Foglia di Re) è una pianta di Arda. Athelas è il nome Númenoreano, ma poiché si diceva che quest'erba fosse molto potente in mano al re di Gondor, era conosciuta anche col nome di Foglia di Re. In Quenya è chiamata asëa aranion.

    Fu in principio portata nella Terra di Mezzo dai Númenóreani, ma con la fine della Terza Era la conoscenza delle sue qualità guaritrici fu dimenticata da tutti eccetto che dai Raminghi del Nord. Secondo le leggende di Gondor, è particolarmente potente nelle mani del re, forse per la discendenza elfica della casa regnante. È stata usata da Aragorn, segretamente entrato a Minas Tirith dopo il suo ritorno a Gondor, per curare coloro che furono toccati dal nero respiro del Nazgûl (Faramir, Éowyn e Merry), un'azione che migliorò la sua reputazione e rafforzò il suo reclamo al trono.

    Elanor
    «Qui fioriscono perenni i fiori autunnali nel verde mai sbiadito dell'erba: il giallo elanor, la pallida niphredil.»

    - Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'Anello, Libro II, capitolo VI "Lothlórien"

    Piccolo fiore giallo autunnale che cresce sul Cerin Amroth. Sam Gamgee chiama la sua prima figlia come questo fiore.

    Frattalta
    Frattalta (High Hay in inglese e Alto Strame nella nuova traduzione italiana) è una pianta di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. È il nome dato alla siepe che serve da recinzione dell'abitato di Buckburgo, ad est, verso la Vecchia Foresta.

    Lunga più di venti miglia, parte dal ponte sul Brandivino e si estende, formando un semicerchio, fino a Finfratta, dove il Sinuosalice si getta nel Brandivino. Piantata dagli abitanti del villaggio a difesa contro la Vecchia Foresta, si può attraversare passando per un tunnel scavato sotto la siepe stessa, chiuso da un catenaccio, che emerge in un fossato dall'altra parte.

    Viene attraversata da Merry, Pipino, Frodo e Sam quando lasciano Buckburgo.

    Erba pipa
    «È bene qui far cenno di un'altra originale abitudine degli Hobbit: solevano aspirare o inalare, con pipe di legno o di argilla, il fumo proveniente dalla combustione di certe foglie che chiamavano erba-pipa o foglia-pipa e che probabilmente erano una varietà di quella che noi oggi chiamiamo Nicotiana»

    - J. R. R. Tolkien - La Compagnia dell'Anello

    L'erba pipa (o foglia pipa) o Galenas (erba piparina nella nuova traduzione di Ottavio Fatica) è una immaginaria qualità di tabacco.

    Secondo Tolkien, l'arte di fumare l'erba-pipa fu inventata dagli Hobbit, come pure fu un Hobbit, Tobaldo Soffiatromba, il primo a coltivarla nel suo giardino. A Pianilungone, dove Tobaldo viveva, vennero in seguito prodotte le varietà più note e pregiate qualità di foglia-pipa: Stella del Sud, il Vecchio Tobia e Foglia di Pianilungone. Non si sa quale sia il luogo d'origine della pianta, che fu portata attraverso il mare dagli uomini dell'Ovesturia; essa cresce spontanea anche a Gondor, i cui abitanti, però, non la fumano, ma ne apprezzano solo i fiori aromatici. Tra gli Hobbit, gli abitanti di Brea affermano di essere stati i primi a mettere le foglie di questa pianta in una pipa: da loro l'arte si è presto diffusa anche alle altre razze, come Raminghi, Nani e Stregoni.

    Una descrizione precisa degli effetti dell'erba pipa è data da Gandalf a Saruman, durante una riunione del Bianco Consiglio:

    «Il consiglio si riunì a Rivendell, e Gandalf se ne stette seduto in disparte, silenzioso ma intento a fumare sfrenatamente (cosa che mai aveva fatto prima in occasioni del genere), mentre Saruman parlava contro di lui dicendo che non bisognava seguire il parere di Gandalf e lasciare ancora tranquillo Dol Goldur. Ma il silenzio e il fumo di Gandalf parvero irritare assai Saruman, il quale, prima che il Consiglio sciogliesse, disse a Mithrandir: «Qui si discute di cose di grande momento, e mi meraviglia alquanto che tu ti balocchi con il tuo fumo e fuoco, mentre altri fanno discorsi seri». Ma Gandalf rise e replicò: «Non te ne meraviglieresti, se usassi tu stesso quest'erba. Costateresti allora che sbuffando fumo la tua mente si libera delle ombre che contiene. E comunque, ti permette di avere la pazienza necessaria per prestare orecchio senza irritarti a propositi senza senso».»

    - J. R. R. Tolkien, Racconti incompiuti, cap. IV "La Caccia all'Anello"

    Anche se all'inizio Saruman accusava Gandalf di fumare, finì anche lui per prendere questa abitudine. Dopo la distruzione dell'Isengard, dell'erba pipa fu ritrovata nelle cantine della fortezza, ma gli hobbit Merry e Pipino non capirono, al momento, che Saruman commerciava con la Contea.

    Lebethron
    «Non ho doni adatti per voi", disse Faramir; "ma prendete questi bordoni; potrebbero essere utili a coloro che cammineranno e s'inerpicheranno in zone selvagge.»

    - Il Signore degli Anelli, Le due torri, capitolo VII.

    Albero che fornisce un legno scuro, utilizzato a Gondor. Con esso sono fabbricati i due bordoni che Faramir dona a Frodo e a Sam e la cassetta contenente la corona con cui Aragorn venne incoronato Re di Gondor. La gente di Gondor crede che questo legno abbia la virtù di trovare e ritornare, quindi il dono fatto da Faramir agli Hobbit acquisisce anche un valore simbolico di buon auspicio.

    Mallorn
    Il mallorn (plurale mellyrn, in Sindarin) è un tipo di grande albero.

    I mallorn sono descritti come simili alle betulle, hanno sempre un fusto unico e la loro corteccia era liscia ed argentea. Le foglie erano simili a quelle della betulla, ma più grandi erano verdi chiaro sul lato superiore e d'argento sotto. D'autunno diventavano dorate e rimanevano sull'albero durante l'inverno e cadevano, coprendo il suolo, in primavera, quando fiorivano i grappoli di boccioli dorati. I frutti erano noci dal guscio argenteo.

    Frodo Baggins spiegò che aveva potuto sentire la vita dell'albero quando toccò un mallorn a Lothlórien.

    Questi alberi originariamente crescevano a Tol Eressëa, e probabilmente anche a Valinor. I Noldor potevano aver portato dei mallorn a Gondolin, quando vennero sulla Terra di Mezzo, ma tutto fu distrutto con la caduta della città. Gli Elfi di Tol Eressëa portarono i mallorn agli Uomini di Númenor, e crebbero così sulle coste della Baia di Eldanna in quella terra. Tar-Aldarion, il grande Re Marinaio, non tagliò questi alberi.

    I semi del mallorn furono dati da Tar-Aldarion al suo amico Gil-galad, il Re dei Noldor nel Lindon. I mallorn non crebbero nel Lindon, ma Galadriel portò con sé alcuni semi a Lothlórien, dove crebbero fino a diventare immensi. Lothlórien divenne conosciuta come la Foresta Dorata grazie ad essi.

    Caras Galadhon, la città di Galadriel e Celeborn a Lórien, fu costruita fra i rami stessi di alcuni enormi mallorn. La Compagnia dell'Anello passò una notte in un flet (una sorta di piattaforma) in un mallorn, e in seguito venne dato loro del lembas avvolto con delle foglie di quest'albero.

    Galadriel diede a Samvise Gamgee una scatola di terreno contenente un solo grosso seme di mallorn. Dopo la Guerra dell'Anello, Sam lo piantò nella Contea, dove si era tenuta la festa d'addio di Bilbo, al posto dell'Albero della Festa che era stato abbattuto. Quello fu l'unico mallorn nella Terra di Mezzo fuori di Lothlórien. Quando l'albero fiorì, in aprile, sbocciarono fiori dorati, e tutta la Contea divenne dorata grazie a quei fiori.

    Nimloth
    Nimloth (dal Sindarin, corrisponde a "fiore bianco"), era il nome dell'Albero Bianco di Númenor. Venne donato dagli Eldar ai Númenóreani all'inizio della Seconda Era, in quanto discendente dell'albero Celeborn di Tol Eressëa.

    Nimloth, che era stato per millenni il simbolo del legame dei Númenóreani con gli Eldar e i Valar, iniziò a deperire col crescere dell'arroganza degli ultimi sovrani númenóreani, seccandosi man mano i suoi rami e le radici. Nel periodo della cattività di Sauron in Númenor, il re Ar-Pharazôn su istigazione di Sauron, arrivò persino ad abbattere quel simbolo di alleanza e fratellanza.

    Ma Isildur, figlio di Elendil, non appena seppe della decisione del Re, rubò uno degli ultimi frutti e piantò il seme nella residenza del nonno Amandil, a Rómenna. L'albero che nacque da quel seme venne portato da Isildur nella Terra di Mezzo quando, assieme al fratello e al padre, dovette fuggire da Númenor prima della Caduta.

    Dall'albero Nimloth discendono tutti gli Alberi Bianchi di Gondor.

    Niphredil
    Il Niphredil, conosciuto anche come Stella della Terra, era un fiore che anticamente cresceva nelle foreste del Doriath. Dopo la distruzione del Beleriand, l'unico luogo della Terra di Mezzo in cui questo crescesse era il colle di Cerin Amroth nel reame di Lothlórien.

    Descrizione
    Niphredil è un nome Sindarin che significa letteralmente "Piccolo Pallore", ma può essere anche tradotto come "Bucaneve".
    Il niphredil era un fiore candido come la neve con una forma a campana e che brillava di luce propria. Tolkien per questo fiore si ispirò al bucaneve (Galanthus nivalis).

    Storia
    Il niphredil sbocciò per la prima volta nella foresta di Neldoreth nel Doriath, per salutare la nascita della bella Luthien.

    Durante la Terza Era, crescevano rigogliosi insieme ai fiori di Elanor sul colle di Cerin Amroth a Lothlórien dove Aragorn e Arwen si giurarono reciprocamente amore. Dopo la morte di Re Elessar nel 120 QE, Arwen lasciò Minas Tirith e tornò all'ormai abbandonata Lothlórien e si distese a Cerin Amroth lasciandosi morire. In seguito, i fiori di Niphredil e Elanor non sbocciarono più ad est del Mare.

    Simbelmynë
    «Ai piedi del colle cinto da mura, il sentiero serpeggiava all'ombra di molti tumuli alti e verdi. le loro pendici occidentali erano coperte da un'erba bianca che pareva neve trasportata dal vento: come innumerevoli stelle scintillanti, spuntavano nel prato dei piccoli fiori.»

    - Il Signore degli Anelli, Le due torri, capitolo VI "Il re del Palazzo d'Oro"

    Silmbelmynë o "Ricordasempre" è il nome di piccoli fiori bianchi che crescono fitti sui tumuli dei grandi di Rohan.

    Edited by ;Fairytale» - 15/5/2023, 19:46
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    Galathilion: L'Albero Bianco di Tirion
    I Vanyar ed i Noldor di Aman costruirono una città sulla collina di Tùna, che chiamarono Tirion. Entrambi questi popoli amavano molto Telperion, l'Albero Bianco, e così Yavanna creò un albero a sua immagine per loro, che lo piantarono nelle corti sotto Mindon Eldaliéva, la Torre di Ingwë, loro re supremo.

    I Noldor e i Vanyar chiamarono quest'albero Galathilion ed esso, col passare degli anni, produsse germogli, uno dei quali venne piantato sull'isola di Tol Eressëa, dove nacque un albero chiamto Celeborn.
    Da esso nacque la linea degli alberi bianchi che poi crebbero a Númenor e poi nella corte di Minas Tirith nella Terra di Mezzo.

    Hirilorn
    Faggio nel Doriath dove Luthien fu imprigionata.
    L'Hirilorn era il più grande albero della foresta di Neldoreth nel Doriath settentrionale. Aveva tre tronchi di uguale circonferenza e la corteccia liscia; sorgeva a poca distanza dalle porte di Menegroth.
    Nel 465 della Prima Era, Re Thingol del Doriath fece costruire una casa in legno sui rami alti di Hirilorn dove imprigionò la figlia Luthien per evitare che andasse a cercare di salvare Beren che era tenuto prigioniero da Sauron. Thingol scelse una casa su di un albero in modo che Luthien potesse ancora vedere la luce del Sole, della Luna e delle stelle.
    Dopo aver rubato il Silamril a Morgoth, Beren, ferito da Carcaroth, morì ai piedi di Hirilorn, anche se con l'aiuto di Luthien venne poi restituito alla Terra di Mezzo dove visse ancora per qualche tempo.

    Nomi ed etimologia
    Il nome Hírilorn significa "albero della Signora" in Sindarin, da HIRIL "signora" e ORN "albero". Hírilorn fu anche chiamato Neldoreth, nome che fu successivamente applicato a tutta la foresta. nELDOR viene interpretato come "faggio", ma deriva da NELED che significa "tre" e ORN significato "albero" in riferimento ai tre tronchi di Hirilorn.

    L'albero della festa
    E' l'albero della Festa di Addio di Bilbo e venne piantato nel campo a sud di Casa Baggins. Questo campo è stato utilizzato per la comune festa di compleanno di Bilbo e Frodo il 22 settembre 3001 della Terza Era. Venne eretto un padiglione abbastanza grande per accogliere l'albero della festa, ai cui rami erano appese ddelle lanterne. Bilbo fece il suo discorso, durante il quale annunciò la sua intenzione di lasciare la Contea,
    in piedi su una sedia sotto l'albero.
    Sam Gamgee, tornato nella Contea, fu costernato dal fatto che l'albero era stato abbattuto e giaceva nel campo. Al suo posto piantò il seme d'argento datogli da Dama Galadriel. Nella primavera del 3020, spuntò un alberello di mallorn. Era l'unico mallorn ad ovest delle Montagne Nebbiose e ad est del Mare e la gente veniva da lontano per vederlo.

    Lairelosse
    Albero delle Terre Immortali e Númenor, Lairelosse cresce sull'isola di Tol Eressea. Fu una delle varietà di alberi donati dagli Elfi agli Uomini di Númenor. Lairelosse fioriva sulla costa occidentale di Númenor nella regione di Nisimaldar. E' un albero sempreverde e ha un profumo dolce. Il suo nome, che significa "bianco come la neve d'estate", suggerisce che potesse avere fiori bianchi nel periodo estivo.

    Nomi ed etimologia
    Il suo nome significa "bianca come la neve d'estate" in Quenya. LAIRE significa "estate", LOSSE "neve, neve bianca" ed è utilizzato anche per significare "fiore bianco".

    Lissuin
    Fiore del Terre Immortali, il Lissuin aveva un profumo dolce; cresce sull'isola di Tol Eressea e fu portato dagli Elfi, insieme all'elanor, alle nozze di Aldarion e Erendis a Numenor nel 870 della Seconda Era.

    Nomi ed etimologia
    Il suo nome contiene la parola Quenya LIS che significa "miele" e LISSE che significa "dolce".

    Mallos
    Fiore del Lebennin del quale Legolas canta, assieme all'alfrin: egli descrisse i due fiori a forma di campana e di color oro.

    Nomi ed etimologia
    Mallos significa "fiore d'oro" da MAL "oro " e LOSSE che significa "fiore"(anche se questo si riferisce di solito a fiori bianchi).

    Nessamelda
    Albero delle Terre Immortali e di Númenor, il Nessamelda cresce nell'isola di Tol Eressëa. Fu portato a Númenor come dono degli Elfi insieme a molti altri tipi di alberi. E' un sempreverde e un albero profumato. Crebbe in abbondanza nella regione della costa occidentale di Númenor chiamata Nisimaldar.

    Nomi ed etimologia
    Il nome Nessamelda significa "amato da Nessa». Nessa era una delle Valier. MELDA significa "amata, cara, dolce" in Quenya.

    Oiolairë
    Albero delle Terre Undying e Númenor, l' oiolaire è un albero sempreverde con foglie lucide e profumate. Venne portato a Númenor dagli Elfi di Tol Eressea. L' oiolaire cresceva abbondante nella regione di Nisimaldar nella parte occidentale di Númenor intorno alla baia di Eldanna e fioriva grazie all'aria del mare.
    Gli Elfi mettevano rami di oiolaire sulle prue delle loro navi come segno della loro amicizia con Osse e Uinen, i Maiar dei Mari. I Númenoreani avevano una pratica simile. Quando una nave Númenoreana doveva salpare per la Terra di Mezzo, un ramo della oiolaire, chiamato il Ramo Verde del ritorno, era posto sulla prua da una donna - di solito la moglie o un parente del capitano. Il ramo non appassiva fino a quando non veniva bagnato con acqua di mare.
    Il ramo verde del ritorno divenne un motivo di contesa tra Aldarion Il Marinaio e coloro che si opponevano ai suoi viaggi. Suo padre, Tar-Meneldur proibì alla madre e alle sorelle di Aldarion di porre il ramo sulla sua nave, ma una donna di nome Erendis che amava Aldarion lo fece al loro posto.
    Erendis divenne sempre più infelice per le numerose assenze di Aldarion, lontano in mare. Durante un viaggio tra 863 e 869 della Seconda Era, la nave di Aldarion venne trascinata nel gelido nord e il ramo seccò per la prima volta. Quando Aldarion decise di compiere un altro viaggio, dopo il matrimonio con Erendis, si rifiutò di portare con sè il ramo.
    Dopo essere diventato re nel 883, Aldarion sostituì il ramo con l'immagine di un' aquila.

    Nomi ed etimologia
    Oiolairë significa "sempre estate" in Quenya da OIO "sempre" e LAIRE "estate".

    Seregon
    Basso arbusto del Beleriand, il seregon è una pianta che cresce su un terreno sassoso. I suoi fiori sono color rosso sangue. Il seregon cresceva in abbondanza sul picco di Amon Rudh nel Beleriand.
    Quando Turin e il suo gruppo di fuorilegge giunsero per la prima volta ad Amon Rudh, videro il seregon rosso sulla cima del colle illuminato dalla luce del sole al tramonto. Un fuorilegge di nome Androg disse: "Ecco c'è sangue sulla della cima della collina!" e Turin rispose, "Non ancora".
    Intorno al 489 della Prima Era, Mîm il Nanerottolo svelò la posizione del nascondiglio di Turin alle spie di Morgoth. Gli Orchi cattuarrono Turin e uccisero i suoi uomini e il loro sangue macchiò la collina dove il seregon cresceva.

    Nomi ed etimologia
    Il nome seregon significa "sangue di pietra" in Sindarin da SEREG che significa "sangue " e GON da GOND che significa "pietra ". E 'stato chiamato così perché cresceva su un terreno sassoso e aveva fiori rossi.

    Ucorni
    «"Una grande potenza è latente in loro, e sembrerebbero capaci di avvilupparsi nelle ombre: è difficile vedere i loro movimenti. Eppur si muovono. E se sono incolleriti avanzano assai veloci. Mentre tranquillo guardi il cielo o ascolti il sussurro del vento, ti può capitare improvvisamente di trovarti in mezzo a un bosco, circondato da grandi alberi..." »

    - Il Signore degli Anelli, Merry ne Le due Torri, libro terzo, capitolo IX, Relitti ed alluvioni

    Gli Ucorni sono alberi antichissimi la cui origine è piuttosto oscura.
    Molto probabilmente risalgono ai tempi della grande foresta di Arda. Per certi aspetti (come il possesso di una volontà, la capacità di parola, la possibilità di muoversi ed attaccare...) sono vicini agli Ent, ma contrariamente a questi tendono a condurre un'esistenza molto simile a quella degli alberi "normali".

    Solitamente si ergono immobili nelle profondità delle foreste (come nel caso di Fangorn e della Vecchia Foresta) e tendono a sviluppare una volontà malvagia ed oscura.
    Se colti dall'ira o guidati dagli Ent, possono attaccare oppure muoversi a grande velocità avvolti in inquietanti nebbie ed ombre mistiche. Ne Il Signore degli Anelli è determinante il loro contributo nell'attacco ad Isengard guidato da Barbalbero e nell'uccisione di molti Orchi nella battaglia del Trombatorrione.

    Il più conosciuto tra gli Ucorni è il Vecchio Uomo Salice, che vive nella Vecchia Foresta lungo le sponde del Sinuosalice.

    Vardarianna
    Albero di Númenor e le Terre Immortali, Vardarianna era un albero sempreverde profumato. Venne portato a Númenor come un dono degli Elfi di Tol Eressea assieme ad una grande varietà di altri alberi. Crebbe abbondantemente sulla costa occidentale di Númenor nella regione chiamata Nisimaldar.

    Nomi ed etimologia
    Varda era la più grande regina dei Valar. Il nome Vardarianna può contenere la parola Quenya RIA o RIE che significa "corona"e "corona" e la parola ANNA significa "dono".
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    Devo dire che sono molti i tipi di alberi bianchi o con fiori bianchi. Interessante questa lista!
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