Gli hobbit

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    Gli hobbit sono una razza di uomini di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Essi sono presenti nel sud-ovest della Terra di Mezzo principalmente nella regione da loro amministrata, la Contea, e nelle zone strettamente limitrofe (come la cittadina di Brea). Gli hobbit appaiono per la prima volta ne Lo Hobbit, ma rivestono un ruolo ben più importante ne Il Signore degli Anelli. La loro origine non è nota: le antiche storie non ne parlano perché gli elfi e gli uomini di Númenor stessi non li conoscevano (o forse perché Tolkien non li aveva concepiti ancora come razza di Arda quando scrisse Il Silmarillion). Sono menzionati per la prima volta in documenti del regno di Gondor nella Terza Era, molto prima dell'insediamento nel loro paese più famoso, la Contea appunto.

    Nell'opera di Tolkien gli hobbit sono talvolta chiamati mezzuomini, in inglese halfling, mezzomi nella nuova traduzione italiana; quest'ultimo nome viene usato in molte ambientazioni fantasy per indicare creature ispirate a quelle di Tolkien, aggirando al contempo le implicazioni legali derivanti dall'uso del termine hobbit.

    Descrizione
    Quando gli editori statunitensi chiedevano a Tolkien di realizzare illustrazioni con hobbit in vari atteggiamenti, lui rispondeva riferendosi principalmente alla descrizione di Bilbo:

    «Io di solito disegno una figura quasi umana, non una specie di coniglio "fatato" come alcuni dei miei recensori inglesi pensano: con un po' di pancia e le gambe corte. Una faccia rotonda e gioviale; orecchie leggermente appuntite ed "elfiche"; capelli corti e ricci (bruni): I piedi, dalla caviglia in giù, coperti di peli bruni. Vestiti: calzoni di velluto verde; panciotto rosso o giallo; giacchetta marrone o verde; bottoni dorati (o ottone); un cappuccio verde scuro con il mantello (appartenente ad uno gnomo). Dimensioni importanti se ci sono altri oggetti nel disegno: diciamo circa tre piedi o tre piedi e sei pollici»

    (Tolkien in Lettere n.27)

    Gli hobbit sono di aspetto simile agli uomini, ma molto più minuti: la loro corporatura è infatti simile ai bambini degli Uomini e la statura di uno hobbit adulto si assesta tra gli 80 e i 120 cm; dotati di grandi piedi pelosi e resistenti, non indossano mai calzature a causa della loro spessa e coriacea pelle.

    La loro vita è estremamente semplice e sociale, non si interessano di ciò che accade all'esterno della Contea, amano mangiare e bere, e la loro economia si basa sull'agricoltura. Amano dare feste durante le quali trascorrono gran parte del loro tempo, e generalmente disprezzano lo studio, tranne per ciò che riguarda l'erudizione genealogica, nella quale dimostrano invece vivo interesse e abilità. Possiedono una vista e un udito particolarmente acuti, e si sottolinea la loro capacità di camminare silenziosamente e nascondersi molto bene nella boscaglia.

    Inizialmente parlavano un idioma molto simile al rohirrim, successivamente, dopo la migrazione verso l'Eriador, essi adottarono la lingua comune (ovestron), insegnata loro dai dunedain, pur mantenendo alcune parole del loro antico idioma.

    Solitamente vivono in caverne scavate nelle colline ma attrezzate come normali case, raramente essi costruiscono casette (mantenendo, tuttavia, caratteristiche delle caverne come le finestre tonde e tetto coperto da zolle erbose), la maggior parte delle quali si trovano in un territorio compreso tra Scorta e Sirte, prossimo alle paludi, e nella Terra di Buck. A seconda della ricchezza di ogni famiglia, le caverne potevano avere più finestre (per gli hobbit più facoltosi) o neanche una (per quelli meno abbienti). Le famiglie più ricche costruivano inoltre grandi e lussuose caverne, costituite da più tunnel ramificati, come Casa Baggins, i Grandi Smial dei Tuc e Villa Brandy nella Terra di Buck.

    Gli hobbit odiano la guerra e non usano mai armi per fare del male ad altri Hobbit o ad altre razze della Terra di Mezzo, ma le considerano come oggetti ornamentali e le tengono esposte nelle loro caverne o in dei musei. Non amano nemmeno rotelle ed ingranaggi, che considerano "aggeggi stranieri" o mathom. Con la parola "mathom" indicano tutto ciò di cui non conoscono le origini ne il significato, e sono esposti in musei, come quello di Pietraforata sui Bianchi Poggi.

    Gli hobbit vivono leggermente più a lungo degli uomini (che chiamano "gente alta" o "gambe lunghe"), fino a 120 anni, con una media di 100. L'età in cui uno hobbit diventa adulto è di 33, quindi il declino legato all'età inizia verso i 70 anni. Si presume che durante tutta la Quarta Era gli hobbit si siano ancor più rimpiccioliti in statura.

    Divisione degli hobbit
    Tolkien descrive gli hobbit come suddivisi in tre grandi famiglie: i pelopiedi, i paloidi e gli sturoi.

    I pelopiedi (in inglese Harfoot, Pelòpedi nella nuova traduzione italiana), più scuri e bassi, non hanno la barba e non portano calzature, hanno mani piccole e agili, e preferiscono la montagna alla pianura. Anticamente si dice che fossero grandi amici dei nani, e furono i primi ad arrivare nella Contea attraversando l'Eriador. Sono i più numerosi, e vissero per lungo tempo in caverne scavate nella terra.
    Gli sturoi (in inglese Stoor, Nerbuti nella nuova traduzione italiana) invece sono più tozzi, hanno mani e piedi più grandi e preferiscono le pianure e le sponde dei fiumi. Essi si stabilirono per molto tempo sulle rive dell'Anduin prima di seguire i pelopiedi verso ovest. A volte portano la barba. Gollum e la sua gente discendono da questa razza.
    I paloidi (in inglese Fallohide, Cutèrrei nella nuova traduzione italiana), infine, sono i più alti e sono chiari di pelle e capelli, amano soprattutto i boschi e le foreste, ma sono i meno numerosi. Erano più dotati per il canto e la poesia che per l'artigianato, e preferivano la caccia all'agricoltura. Dopo aver valicato le montagne, giunsero nell'Eriador, dove si mescolarono ad altre razze. Essendo i più spericolati e avventurosi, furono spesso loro a guidare i pelopiedi e gli sturoi.

    Etimologia
    Il nome dato agli hobbit in ovestron, la lingua corrente della Terra di Mezzo, è kuduk, una contrazione della più antica forma kud-dukan, ovvero "abitante dei buchi". La parola in rohirrim (resa all'inglese antico da Tolkien), holbitlan, ha lo stesso significato, e successivamente, quando gli hobbit assimilarono la lingua ed alcuni costumi dei rohirrim, coniarono il termine "hobbit".


    Crediti di © Wikipedia
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