Gli orchi

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    Esperto studioso tolkieniano

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    Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino

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    " [...] che tutti coloro dei Quendi che caddero nelle mani di Melkor, prima che Utumno fosse distrutto, vi furono imprigionati, e per mezzo di lente arti crudeli, corrotti e resi schiavi; e così Melkor originò l'orrenda razza degli Orchi, a invidia e scherno deli Elfi, dei quali in seguito furono i più accaniti avversari. Gli Orchi infatti prendevano vita e si moltiplicavano allo stesso modo dei Figli di Ilúvatar; mentre nulla che avesse vita di per sé, o anche solo sembianza di vita, poté mai produrre Melkor a causa della sua ribellione nello Ainulindalë prima dell'Inizio [...]. E nel profondo dei propri cuori oscuri, gli Orchi detestavano il Signore che servivano nella paura, artefice solo della loro miseria. Fu forse questa l'azione più abietta di Melkor, e la più odiosa a Ilúvatar."
    - Il Silmarillion, cap. III, "L'Avvento degli Elfi e la Cattività di Melkor".


    Gli Orchi (chiamati nel libro Orchetti o Goblin) sono una razza di esseri abbietti che abita la Terra di Mezzo. Vennero creati da Melkor all'alba dei tempi corrompendo gli Elfi da lui catturati nel corpo e nella mente, per insultare Ilúvatar ed avere schiere di guerrieri per le sue armate. Gli orchi formano la maggior parte degli eserciti delle Forze del Male e, oltre a Morgoth, nel corso dei secoli hanno servito sia Sauron che Saruman, anche se in alcune occasioni (come la guerra contro i Nani) hanno agito di propria iniziativa.

    Sono esseri abbietti e codardi che temono la luce del sole, ma sono particolarmente pericolosi se numerosi e guidati da un capo carismatico. Dopo la sconfitta di Sauron alla fine della Terza Era vennero praticamente sterminati dalle forze degli Uomini Liberi della Terra di Mezzo, mentre i pochi superstiti fuggirono nell'estremo oriente della Terra di Mezzo o nelle più nere profondità delle montagne.

    Nomi ed etimologia
    Il nome Orchi, stando a Tolkien, ha connessioni con l'antico Inglese e le lingue parlate un tempo dai popoli di Arda e significa letteralmente "essere abominevole" ed ha lo stesso significato di Goblin. Sono conosciuti anche con vari nomi:

    Quenya: orco (pl. Orkor),
    Noldorin: urko (orkor, orqui)
    Sindarin: orch/Orch (pl. yrch/Yrch, class pl. Orchoth/orchoth) o glamhoth
    Nandorin: ūriʃ
    Adûnaico: urku, urkhu
    Ovestron: orka
    Linguaggio Nero: uruk
    Khuzdul: Rukhs (pl. Rakhās)
    Lingua Drúedain: gorgûn
    Entese: burárum

    Aspetto e carattere
    "«I vestiti degli Orchi non riparano!» disse Sam agitando le braccia. «Vorrei avere la pelle d'un Orco!»"
    - Sam, Il Signore degli Anelli, libro VI, cap. II, "La Terra d'Ombra".

    Nel libro non sono reperibili delle descrizioni precise e univoche, tuttavia vengono raffigurati generalmente come esseri neri, di forma umanoide ma con pochi peli sulla testa. Spesso hanno gambe corte e braccia piuttosto lunghe, mentre gli Uruk sono quelli meglio proporzionati. Hanno occhi obliqui e bocche crudeli con denti gialli e appuntiti. Sembra che non si facciano alcuno scrupolo a mangiare qualsiasi cosa passi nel loro piatto, compresi altri Orchi (come annotato ne Le due Torri); ragion per cui i loro denti sono lunghi e affilati. Inoltre la loro pelle è dura e coriacea, in grado di resistere al freddo di Mordor.

    Essendo creature dell'oscurità odiano la luce e, soprattutto i primi orchi creati da Morgoth, hanno difficoltà a muoversi di giorno in quanto i raggi solari li indeboliscono e al tempo stesso li rendono nervosi e restii ad eseguire gli ordini. Sauron riuscì in parte a rimediare a questa debolezza quando creò la razza degli Uruk, ma fu Saruman a raggiungere il risultato migliore con Gli Uruk-hai: quest'ultimi infatti possono marciare a lungo anche sotto il sole battente, senza che le loro capacità combattive ne risentano, anche se comunque odiano la luce e preferiscono spostarsi di notte

    Caratterialmente gli Orchi sono descritti nelle varie opere di Tolkien come esseri puramente malvagi: sono totalmente insensibili alla pietà, gli unici sentimenti che conoscono sono la vendetta e il disprezzo per tutto ciò che è prodotto dagli Elfi (nel libro de Il Ritorno del Re viene detto che, dopo che catturarono Frodo tramortito da Shelob, distrussero tutte le gallette di Lembas che gli trovarono addosso, schiacciandole sotto gli stivali); non provano alcun affetto neppure per i propri simili: infatti le faide e le risse tra gli orchi non sono affatto rare e possono scoppiare per le più piccole inezie, e viene anche detto che Sauron e i suoi sottoposti sono costretti a ricorrere la frusta e al pugno di ferro per tenere in riga gli orchi delle proprie legioni e impedire che si uccidano a vicenda prima di scendere sul campo di battaglia.

    Razze degli Orchi
    Orchi comuni: detti anche orchetti, sono la tipologia più comune di Orchi e la prima ad essere creata. Sono più bassi rispetto a Uomini ed Elfi, ma più alti dei nani. Odiano il sole e si spostano solo di notte.
    Gong: solamente citati ne I Racconti Perduti, sono una razza di orchi a sé stanti che saccheggiarono Nargothrond guidati da Glaurung.
    Goblin: trattasi di una razza di orchi generalmente più piccola dei normali Orchi che vive soprattutto sulle Montagne Nebbiose. Hanno combattuto nella Battaglia dei Cinque Eserciti e hanno attaccato la Compagnia dell'Anello nelle miniere di Moria.
    Uruk: letteralmente Orchi Neri nel Linguaggio Nero, sono una razza di orchi ottenuta da Sauron a Mordor attraverso misteriosi incroci e tecniche di selezione. Sono più alti e massicci rispetto ai normali Orchi e sono in grado di camminare di giorno ma il sole deve essere coperto da nubi.
    Uruk-hai: sono un ulteriore razza di Orchi creata da Saruman. Sono persino più grandi e forti degli Uruk e sono in grado di camminare alla luce del sole, benché anch'essi non lo amino.

    Organizzazione sociale
    All'inizio gli Orchi erano dei semplici servitori di Morgoth e dimoravano nelle fortezze di quest'ultimo comportandosi alla stregua di fedeli cani e vivendo di quello che gli passava il proprio padrone. Successivamente, dopo che Morgoth venne sconfitto, essi migrarono e formarono un sistema di tribù e clan orcheschi i quali non disdegnavano di combattersi tra loro quando non si coalizzavano per attaccare i Nani, gli Elfi o gli Uomini. A capo di ogni clan vi è un capo orco che governa come un signore assoluto la propria tribù; i più importanti Capi degli orchi conosciuti vi sono Azog e suo figlio Bolg, che vengono citati nel libro de Lo Hobbit.

    Religione
    Gli orchi non hanno nessun tipo di culto organizzato, tuttavia tutti riconoscono come proprio padrone Morgoth e, dopo che questi è stato relegato nel vuoto, Sauron. In quanto servitori di Morgoth disprezzano i Valar e tutte le loro opere.

    Economia
    Gli orchi vivono soprattutto di furto e saccheggio: compiono diverse incursioni, spesso contro altri clan di orchi, per procurarsi ciò che gli serve e non conoscono il commercio o il valore del denaro. Tuttavia Morgoth gli ha insegnato alcuni rudimenti della metallurgia ragion per cui, pur non essendo abili come gli Elfi o i Nani, sono in grado di creare armi e armature di discreta qualità e di sfruttare i giacimenti di minerali per ottenere il ferro necessario alla loro industria.

    Lingua
    Un tempo le diverse tribù di orchi parlavano diverse lingue, tutte dall'accento gutturale e sgradevole, che variavano da clan a clan. In seguito Sauron ha creato il Linguaggio Nero, una lingua dura e aspra che, nelle intenzioni dell'Oscuro Signore, avrebbe dovuto fungere da lingua franca tra tutti i servi del Male. Tuttavia il Linguaggio Nero puro viene parlato solo da Sauron, dai Nazgûl e dagli Orchi di Mordor; fu importato nelle tribù degli orchi delle montagne dagli Uruk inviati da Sauron, ma queste l'hanno storpiato aggiungendovi parole del proprio vocabolario tanto che, benché mantenga la sua struttura originaria e buona parte di vocaboli, si tende a parlare di "Neo-Linguaggio Nero".


    Crediti di © Orchi
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