Bilbo Baggins

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    "«Conosco la metà di voi soltanto a metà; e nutro, per meno della metà di voi, metà dell'affetto che meritate». Era una frase inattesa e piuttosto intricata. Ci furono uno o due applausi qua e là, ma la maggior parte delle persone era troppo intensamente occupata a sbrogliarla per rendersi conto se era un complimento."
    - Bilbo ne Il Signore degli Anelli, libro I, cap. I, "Una festa a lungo attesa".


    Bilbo Baggins, conosciuto come Bilba Labingi in Ovestron, fu un Hobbit della Contea, appartenente alla Famiglia Baggins, che visse nella Terra di Mezzo durante gli ultimi anni della Terza Era. Figlio di Belladonna Tuc e Bungo Baggins, era inoltre un lontano parente di Frodo, più precisamente un cugino di suo padre Drogo, che in seguito adotterà rendendolo il proprio erede.

    Nel 2941 TE venne convinto dallo Stregone Gandalf a prendere parte all'avventura di Thorin e la sua Compagnia per riconquistare Erebor dal drago Smaug; durante il viaggio l'hobbit, dalle profondità delle Montagne Nebbiose, recuperò un Anello magico capace di renderlo invisibile, cosa che gli tornerà molto utile nel portare a termine la sua impresa.

    Nel 3001 TE decise di lasciare nuovamente la Contea alla volta di Erebor, ma prima di partire fu convinto da Gandalf lasciare a Frodo il suo Anello che in seguito si scoprirà essere l'Unico Anello dell'Oscuro Sire Sauron. Dopo aver raggiunto Erebor, ritornò a Gran Burrone per non lasciarla più negli anni successivi. Prese parte al Consiglio di Elrond, dove si offrì di portare lui stesso l'Anello a Mordor, e donò a Frodo la sua spada Pungolo e la Cotta di Mithril.

    Il 29 Settembre 3021 TE Bilbo, ormai l'hobbit più longevo in assoluto avendo battuto il record di suo nonno Gerontius, lasciò la Terra di Mezzo assieme agli altri Portatori degli Anelli salpando dai Porti Grigi alla volta di Aman. La loro partenza segnò la fine della Terza Era e l'inizio della Quarta.

    Nome
    Il nome Bilbo Baggins è la traduzione in Ovestron del nome hobbitish Bilba Labingi. Non si conosce con precisione l'etimologia di tale nome: Tolkien disse che quasi tutti i nomi dei suoi Hobbit erano inventati e privi di significati particolari; tuttavia, secondo il Dictionary of Obsolete and Provincial English, il termine bilbo era utilizzato genericamente per indicare una spada spagnola, il cui nome deriva da Bilbao, città nota per le sue spade eccellenti.

    Uno spadaccino era alle volte chiamato bilboman ma non c'è traccia sull'utilizzo da parte di Tolkien di questa fonte per la scelta del nome, anche se sarebbe assolutamente in accordo con la storia e con Pungolo.

    Aspetto fisico
    "Tuttavia, è probabile che Bilbo, l'unico figlio di Belladonna, sebbene fosse e si comportasse esattamente come una seconda edizione del suo solido e tranquillo padre, avesse ereditato dalla parte dei Tuc qualcosa di strano nella sua formazione, qualcosa che aspettava solo l'occasione per venire alla luce."
    —Lo Hobbit, cap. I, "Una Festa Inaspettata".


    Bilbo è descritto come il tipico Hobbit della Contea, sia nel fisico che nelle abitudini: è infatti alto poco più di un metro, ha grandi piedi pelosi e resistenti e delle dita lunghe e scure. Ha i capelli ricci, un po' di pancia (dovuta principalmente alla ricca dieta degli hobbit) e preferisce vestire abiti dai colori vivaci, principalmente giallo e verde.

    I suoi passatempi preferiti sono quelli tipici della sua gente, ovverosia fumare l'Erba Pipa, comporre canzoni e passeggiare per la campagna, ma al contempo, forse anche a causa del suo lato Tuc, sente dentro di sé il bisogno di viaggiare e di esplorare nuove terre e per questi sue inclinazioni viene considerato mezzo matto dagli altri Hobbit.

    Ne Lo Hobbit viene affermato che, nonostante abbia appena cinquant'anni, mantiene un viso tutto sommato giovanile e un carattere gioviale. Nel Signore degli Anelli veniamo a sapere che, grazie al potere dell'Anello preso a Gollum, Bilbo riesce a mantenere un aspetto tutto sommato giovanile; anzi, si può dire che in sessant'anni praticamente l'hobbit non fosse invecchiato affatto:

    "Il tempo passava lasciando poche tracce sul signor Baggins: a novant'anni era tale e quale era stato a cinquanta; a novantanove incominciarono a dire che si manteneva bene: sarebbe stato più esatto dire che era immutato."
    —Descrizione di Bilbo, Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello, cap. I "Una Festa a Lungo Attesa"


    Tuttavia nello stesso libro viene detto che, sedici anni dopo dalla separazione dall'Anello, il processo di invecchiamento riprese il suo corso e quando Frodo incontrò nuovamente Bilbo a Gran Burrone, questi era visibilmente più anziano, sebbene continuasse a serbare un carattere energico.

    Nel corso delle sue avventure il personaggio di Bilbo subisce un'evoluzione positiva: da ragazzino infatti, complice il suo lato Tuc, amava le storie avventurose e sognava il giorno in cui lui stesso avrebbe preso parte a un'avventura, ma con il tempo aveva perso interesse per queste cose e nella maturità aveva finito per assomigliare in tutto e per tutto al suo rispettabile padre, ovverosia un hobbit goffo, amante della vita tranquilla e orientato ad evitare i problemi, di qualunque natura fossero. Successivamente però l'intervento di Gandalf e la sua partecipazione all'avventura della Montagna Solitaria, risvegliarono in lui il gusto dell'avventura portandolo a sviluppare un carattere forte e determinato, oltre anche ad una certa dose di astuzia che permise a lui e ai suoi compagni di cavarsi più volte dagli impicci.

    Ha un buon cuore ed è molto generoso, incapace di compiere azioni malvagie o cattiverie nei confronti del prossimo, foss'anche un suo avversario: probabilmente questo suo aspetto della personalità fu determinante nell'impedire che venisse completamente corrotto dalla maligna influenza dell'Unico Anello.

    Abilità
    Come tutti gli hobbit Bilbo ha la capacità di muoversi praticamente senza fare rumore, abilità che venne notevolmente accresciuta dal fatto di possedere un anello in grado di renderlo letteralmente invisibile. Sebbene all'inizio non sia molto evidente, è dotato inoltre di un grande senso pratico e capacità di iniziativa, che si svilupperanno ancora di più nel corso delle sue avventure e gli permetteranno di porre rimedio alle varie difficoltà che incontrerà durante e successivamente la sua avventura con la Compagnia di Thorin.

    È inoltre molto colto e possiede un'intelligenza eclettica: infatti, caso più unico che raro tra gli Hobbit, ha imparato a parlare il Sindarin, oltre a saperlo leggere e scrivere, cosa che gli ha consentito di approfondire le sue conoscenze sulla storia della Terra di Mezzo e dei suoi popoli.

    Biografia del personaggio
    Lo Hobbit
    Ne Lo Hobbit, Bilbo intraprende assieme a Gandalf e 13 Nani (tra cui Thorin Scudodiquercia) un viaggio, il cui scopo è riconquistare Erebor l'antico tesoro e l'antica città dei nani sotto la Montagna, entrambe cadute tra le grinfie del drago Smaug. In cambio della sua partecipazione all'impresa, a Bilbo viene offerto un quattordicesimo del bottino trovato. Bilbo decide infine di accettare e prende parte all'avventura nel ruolo di "scassinatore" e l'indomani esce di casa e parte subito con Gandalf e il gruppo di nani. Durante il cammino, Bilbo incappa in alcuni Troll, detti anche Uomini Neri o Vagabondi (Berto, Maso e Guglielmo); Bilbo non riesce a dare l'allarme e, così, i suoi compagni nani vengono catturati. Solo il tempestivo intervento di Gandalf riesce a salvarli, il quale attraverso uno stratagemma fa in modo che i tre Troll si tramutino in pietra al sorgere del sole. Nell caverna dei Vagabondi, inoltre, Bilbo trova una spada elfica che nominerà successivamente Pungolo.

    Durante il viaggio nelle Montagne Nebbiose, Bilbo si perde nei cunicoli dei Goblin e, in uno di essi, trova un grande tesoro che non farà che caricarlo di terribili responsabilità: l'Unico Anello di Sauron. Bilbo trova l'Anello nelle profondità di una caverna, smarrito dalla creatura chiamata Gollum, un infelice che un tempo era uno hobbit, ma che il potere devastante dell'anello ha trasformato in un essere misero e ripugnante. Si salva da questa creatura dopo il gioco degli indovinelli scoprendo casualmente che indossando l'anello si diventa invisibili e proprio grazie a questa sua nuova abilità riesce anche a fuggire dalle caverne dei Goblin e a ricongiungersi con i nani, che ormai lo credevano perduto.

    In seguito, Bilbo si dimostra determinante nel Bosco Atro, dove prima salva i nani da alcuni ragni e, successivamente, riesce a liberare il gruppo dagli Elfi Silvani e a condurli nella Città del Lago. Da qui, il gruppo riprende il viaggio verso la Montagna Solitaria, nella quale Bilbo avrà una discussione con Smaug, il terribile drago. Ed è proprio in questa occasione che Bilbo riesce a scoprire il punto debole di Smaug che permette a Bard l'Arciere di uccidere il drago. Successivamente, per evitare un conflitto tra i nani, gli elfi silvani e gli uomini della Città del Lago, Bilbo decide di trattare e di consegnare a questi ultimi l'Archepietra, facendo così infuriare Thorin che decide di deteriorare il rapporto con lo hobbit.

    Nel corso della battaglia dei Cinque Eserciti, Bilbo viene colpito da una pietra e sviene. Al suo risveglio viene condotto nella tenda di Thorin, il quale morente decide di riappacificarsi con lo hobbit.Creduto morto dai suoi compaesani, Bilbo, dopo aver concluso la missione, ritorna sano e salvo nella Contea, riprendendo la vita di sempre, o quasi. Infatti, dopo la conclusione del suo viaggio, Bilbo perde quella sua reputazione che lo aveva sempre contraddistinto ed inizia ad essere considerato dai suoi compaesani come un essere stravagante. Circa un anno dopo dal sua viaggio, Bilbo riceve la visita di Gandalf e Balin e, contemporaneamente inizia a scrivere un romanzo autobiografico: Andata e ritorno, le Vacanze di uno Hobbit.

    Il Signore degli Anelli
    Ne Il Signore degli Anelli, Bilbo Baggins decide di partire dalla Contea dopo il suo 111º compleanno. Sparisce all'improvviso durante la cena finale della festa tramite l'anello che poi decide di lasciare, sotto consiglio di Gandalf, a suo nipote Frodo insieme a tutti i suoi beni.

    Dopo aver lasciato la Contea e aver vagabondato con un gruppo di Nani, Bilbo si stabilisce a Gran Burrone, dove passa il tempo a scrivere opere come le Traduzioni dall'Elfico (storie in maggioranza della Prima e della Seconda Era), il Libro Rosso (cioè Lo Hobbit) e vari canti e poesie. Partecipa al Consiglio di Elrond dove si offre, nonostante l'età, di portare l'anello a Mordor, ma al suo posto viene scelto suo nipote Frodo. Prima della partenza di Frodo, regalerà a quest'ultimo la cotta in maglia di Mithril e la sua spada, Pungolo.

    In seguito, ne Il ritorno del Re, Bilbo salpa dai Rifugi Oscuri alla volta della terra di Valinor assieme a Frodo all'età di 131 anni: l'Hobbit più vecchio che si sia mai visto nella Terra di Mezzo (il Vecchio Tuc era vissuto infatti solo fino a 130 anni).

    Crediti di © Tolkipedia
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