Il Mutamento del Mondo

o la Rottura del Mondo

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  1. Onor
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    I viaggi e la ribellione dei Numenoreani - Akallabêth
    I Numenoreani divennero grandi navigatori ed esplorarono tutto il mondo, tranne Aman. Il bando dei Valar era infatti il divieto di veleggiare verso l'Antico Occidente e Tol Eressea, che pure potevano vedere da Numenor, in modo che essi non desiderassero l'immortalità, in quanto i Valar non potevano dargliela, visto che sarebbero andati contro la volontà di Iluvatar.

    I marinai facevano anche frequenti visite ai Porti grigi di Gil-galad e Cirdan dato che all'epoca l'amicizia fra i due popoli era solida. Nel 1700 infatti Tar-Minastir mandò una grande flotta in aiuto degli elfi nella guerra contro Sauron, e contribuì alla ritirata del nemico.
    Dopo Tar-Minastir, i Re di numenor cominciarono a diventare amanti del lusso e del potere.

    All'inizio del regno di Ar-Pharazôn, Sauron raccolse molti eserciti di Orchi e Uomini nemici di Numenor, e si arrogò il titolo di Re degli Uomini della Terra di Mezzo, ponendosi come scopo quello di scacciare da essa i númenóreani e, se possibile, persino di distruggere la stessa Númenor. Il superbo Ar-Pharazôn rispose alla sfida conducendo un'enorme flotta nella Terra di Mezzo, e pretese che Sauron venisse a giurargli fedeltà: Sauron si arrese (i suoi alleati lo abbandonarono per paura), rendendosi conto che il potere di Númenor era molto maggiore di quel che credeva. Ar-Pharazôn condusse Sauron a Númenor da prigioniero; tuttavia, una volta arrivato, Sauron da prigioniero riuscì a divenire in breve tempo il principale consigliere del Re e Gran Sacerdote — spingendo i Númenóreani verso l'adorazione di Melkor (Morgoth).
    Ar-Pharazôn cominciò ad adorare le tenebre, bandì e perseguitò ancora più accanitamente i Fedeli e cominciò a meditare su come scalzare i Valar e diventare l'unico e solo padrone del mondo. Inoltre fece abbattere Nimloth, l'Albero Bianco di Númenor, antenato di quello di Gondor in quanto simbolo del legame tra i númenóreani e gli Elfi, poiché da loro era stato donato; un frutto di questo fu però sottratto da Isildur, che lo portò con sé a Gondor.

    Quando Ar-Pharazôn era ormai vecchio e vedeva la morte avvicinarsi, Sauron ingannò e convinse il re che avrebbe potuto conquistare l'immortalità con la forza invadendo Valinor. Fu la più grande impresa militare mai effettuata da uomini fino ad allora: la flotta di Númenor era immensa ed i Valar, alla sua vista, temendo non tanto di essere sconfitti dagli uomini quanto di veder distrutte tutte le sublimi opere di Valinor, al momento in cui Ar-Pharazôn sbarcò a Valinor, i Valar invocarono l'aiuto di Eru Ilúvatar: egli rispose cambiando la forma del mondo, e distruggendo Númenor e le sue navi; Ar-Pharazôn e i suoi uomini, che erano effettivamente sbarcati a Valinor, furono sepolti da un terremoto; inoltre Ilúvatar sottrasse Valinor ai confini del mondo e la trasferì in un'altra dimensione, così che in seguito essa potesse essere raggiunta dalle navi degli Eldar, ma non da quelle degli Uomini.

    Amandil, padre di Elendil e ultimo Sire di Andúnië, scomparve nel tentativo di raggiungere Valinor per implorare il perdono dei Valar.

    I soli numenoreani che scamparono al disastro, furono i coloni che già si trovavano nella Terra di Mezzo e alcuni Fedeli che su consiglio di Amandil partirono grazie alle navi preparate dal figlio Elendil; con lui vi erano i due figli Isildur e Anárion.

    Portarono un seme dell'Albero Bianco e i tesori della loro casa, i Signori di Andúnië: i Palantíri, l'Anello di Barahir, lo Scettro di Annúminas, l'Elendilmir e la spada Narsil. Isildur e Anárion, approdati a sud della Terra di Mezzo, presso le foci dell'Anduin, dove i numenoreani avevano delle colonie, vi fondarono il regno di Gondor; Elendil, scaraventato dai venti a nord, presso le terre del suo amico e alleato Gil-galad; diede vita al regno di Arnor.

    Mappa dei viaggi e della ribellione - In alto: nel mondo / In basso: sul Mare di Belegaer
    voyages_of_the_numenoreans


    Edited by ;Fairytale» - 19/6/2023, 12:14
     
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  2. thelordoftherings
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    Il Mutamento del Mondo fu quell'evento, accaduto nel 3319 S.E., tramite il quale Arda divenne, da mondo piatto, un pianeta rotondo. Si è verificato verso la fine della Seconda Era, quando Eru distrusse l'isola di Númenor a causa delle azioni del suo popolo.

    Quando il re Númenóreano Ar-Pharazôn attaccò Valinor, i Valar rinunciarono al loro dominio su Arda e chiesero ad Eru di intervenire.
    Eru creò un'enorme spaccatura tra Valinor e Numenor nella quale precipitò la flotta di Ar-Pharazôn e l'isola dei Numenoreani.
    Nel frattempo, il mondo piatto si ripiegava su se stesso e si era riunito in questa spaccatura.
    Il risultato finale fu che Arda divenne un pianeta rotondo, del quale Aman e Tol Eressëa non erano più una parte fisica.
    Dopo il Mutamento del Mondo, solo gli Elfi riuscivano a trovare la Via Diritta e di raggiungere l'antico Occidente per nave.

    Altre versioni del legendarium
    Negli ultimi scritti di Tolkien pubblicati negli ultimi volumi di The History of Middle-earth , Arda era un mondo rotondo sin dal suo inizio, e l'idea di un mondo piatto era invece un'invenzione dei Númenóreani. Quindi, in questo racconto alternativo, il mondo non avrebbe bisogno di essere piegato al momento della caduta di Númenor e della rimozione di Aman dal mondo fisico.

    Crediti di © Tolkien Gateway

    Edited by ;Fairytale» - 4/5/2023, 15:24
     
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    L'Akallabêth è la storia della distruzione di Númenor scritta da Elendil alla fine della Seconda Era, qualche anno prima della sua morte. In essa viene raccontato come i Dúnedain di Númenor, discendenti di quegli Uomini che aiutarono gli Elfi contro Morgoth durante la Prima Era, dopo aver conosciuto la gloria e la potenza vennero corrotti da loro rancore contro i Valar e gli Elfi ed infine definitivamente volti al male da Sauron sotto Ar-Pharazôn. Per questo e altri motivi alla fine Eru decretò la sua condanna contro i Dúnedain che avevano ormai demeritato i doni da lui concessi, ed egli evocò quindi onde e terremoti che distrussero per sempre l'Ovesturia, portando con sé molti dei suoi abitanti.

    Etimologia
    Akallabëth è una parola che trae la sua origine dall'Adûnaico e significa letteralmente "Così essa (Númenor) cadde". In Quenya il nome è invece trasposto come Atalantë che deriva dalla radice verbale -talat che significa "Caduta".
     
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2 replies since 5/2/2012, 00:26   325 views
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